Piana Serra de' Conti
Circonferenza: m 5,00 Altezza: m 22 . Chioma: m 34
Età: anni 300÷400
“In località La Piana di Serra dei Conti, poche centinaia di metri dopo la Frazione Osteria, sulla sinistra della strada che costeggiando il fiume, si dirige ad Arcevia, esiste una quercia, ammirevole per dimensioni e portamento che, in gergo locale, viene chiamata «Cerquagrossa». L'albero è in posizione decisamente privilegiata, isolatissima in mezzo a un vasto prato posto in leggero pendio tra la strada e il greto del fiume Misa.
La sua figura matronale risulta ingigantita dalla presenza, a non molta distanza, di un filare di gelsi, che al suo cospetto appaiono come minuscoli pulcini allineati accanto a una gigantesca chioccia.
La sua età presunta è quella che viene riferita dai registri del censimento del Comando Stazione Forestale di Arcevia, e non vale certamente la pena, per togliersi la curiosità di conoscere gli anni esatti, di infilare (sempre che sia possibile) nel corpo della quercia il crudele «succhiello» in dotazione al Corpo Forestale.
Essa appartiene da circa 100 anni alla famiglia Marzocchi, di Pesaro, i cui componenti vengono descritti come persone nelle quali l'amore per i propri alberi si è sempre manifestato come una tradizione di famiglia e una trasmissione di caratteri genetici. La sua principale attrattiva è costituita proprio dalla selva di rami tentacolari che si sprigionano in ogni direzione a formare una chioma che è la più vasta della provincia e che, in tutta la regione, può forse essere considerata seconda soltanto alla ormai famosa quercia «Pierigè» di Cingoli.
Neppure un fulmine, abbattutosi sull'albero una cinquantina di anni fa, riuscì a menomare il fascino della «Cerquagrossa», pur se i suoi segni si mostrano evidenti.”
(tratto da ” MARCHE Cinquanta Alberi da Salvare” di Valido Capodarca, Vallecchi Editore anno 1984)
Agli inizi del 1991 si era già provveduto (a spese del Comune e contributo della Provincia) ad effettuare una potatura di tale albero al fine di preservarlo nel migliore dei modi. Purtroppo non è stato sufficiente. Nel novembre 1994, dopo una copiosa nevicata precoce, che ha trovato la pianta ancora piena di foglie, un ramo di enormi dimensioni e peso si è spezzato. l’Amministrazione comunale ha provveduto di nuovo ad un’altra potatura ed un trattamento di dendrochirurgia per conservare il resto della pianta, con la prospettiva di far vegetare parti di essa sopite. Attualmente è in discreto stato vegetativo.